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ANALISI GARA DI ANDREA PRIVITERA Secondo assoluto al traguardo , dietro uno Strepitoso Emanuele Spica

PRENDE IL VIA IL 16 OTTOBRE ALLE ORE 9 LA MARATHON DELL’ETNA EXTREME .

UNA DELLE GARE PIU’ DURE NEL TERRITORIO SICILIANO.

Alle ore 9.00, dallo splendido scenario della Pineta dei Monti Rossi, ha preso dunque il via una splendida giornata di sport e benessere. A trionfare nella traccia marathon da 60 km e 2000 metri di dislivello con un tempo di 2 ore e 54 minuti è stato il giovane rider Emanuele Spica (Team Race Mountain), che ha regolato il più diretto avversario Andrea Privitera (Special Bikers Elios Team) infliggendo un distacco di oltre 4 minuti. Chiude il podio il biker di casa Giuseppe Pellegrino (Torpado Factory Team) con un distacco di 13 minuti.

#mtbonline @mtbonline

Nella Granfondo un Ottimo Francesco Rizzeri 3 classificato assoluto , a pochi minuti dal primo !

tanti tanti ma tanti , altri atleti che si piazzano bene e fanno ottime prestazioni ma

nomino esclusivamente chi si è piazzato nelle 3 assolute. #sorry

ANALISI TECNICA DELLA GARA DI ANDREA PRIVITERA !

gara chiusa in meno di 3 ore a 4.4 w/kg

Utilizzerò il riferimento w/kg per esprimere l’intensità in cui sono state svolte le salite !

Ogni atleta per paragonarsi dovrà dividere la potenza espressa per il suo peso …

Passiamo alla gara

Partenza:

La parte iniziale è subito in salita sterrata, “la cava Asero” si parte forte per poi adagiarsi , Andrea faceva il passo, un andatura  forte ma eravamo nella sua zona di confort 5,1 w/kg .

rimangono in 4/5 gli atleti alla sua ruota

Si fa una discesa forte ma senza esagerare , il gruppo si inizia a scremare nel primo single track iniziano gli attacchi > 6 w/kg già dai primi minuti.

Restano al comando in 3 : Spica -Privitera e Pellegrino .

Il secondo gruppo inizia a prendere più margine.

Il passo al momento resta stabile , un passo forte ma non estremo ! un passo che già faceva male a molti , ma non ai primi top rider!

Essendo presente in gara verificavo i movimenti lombari. e la pedalata restava comunque rotonda , ma a fine di ogni salita si iniziavano a vedere i primi segni di affaticamento !

 DOVE SI ANIMA LA GARA ?

Nella salita più dura . “Salto del Cane “

Iniziamo a smuovere le acque all’inizio di salto del cane dove facciamo i primi 6 min   a 5,8 /5,9 w/kg .

Li rimangono in 2 !

dopo la sgasata ritorniamo ad adagiarci ai 5,2 w/kg e completiamo tutta la salita . 

con la stessa costanza di come siamo partiti!

 Al GPM Spica  attacca ! per prendere la discesa per primo , certo delle sue doti tecniche !

per chiuderlo necessitano   810 w .

riporto gli attacchi in gara > 6 w/kg (parte evidenziata ) notare (in viola ) la potenza e giallo la cadenza senza nessun cedimento .
selezione dell’attacco importante a Salto del cane ” in viola lo svuotamento W’

In discesa una Caduta di Andrea lo perde di vista ,

Spica non solo riesce a scendere ad un passo strepitoso , ma riesce anche a spingere nelle ultime salite rimaste .

Addirittura Nella parte finale di gara migliora il tempo dello scorso anno di Riccardo Chiarini,

segno che aveva una condizione davvero Importante.

“anche se il terreno quest’anno era più compatto.!”

Da un analisi veloce dell’fc di Spica , quello che ha fatto realmente la differenza è il recuperare in discesa , non intendo esclusivamente in termini di velocità ma di recupero fisico.

In una discesa cosi tecnica e guidata , ” solo chi l’ha provata può capirlo”, ha un picco minimo di 135/131bpm , che a quelle velocità /intensità ed in gara è davvero tanto ! motivo per cui riesce a rendere bene nelle salite successive !

La seconda parte di gara Pomiciaro e Zafferana li facciamo perfetti, nulla da ridire .!

di più non poteva !

eravamo nei nostri range .

ancora la gamba girava bene e chiudevamo a 5,2 w/kg tutte le salite !  

Spingiamo senza nessun calo fino alla fine ! nessun cedimento !

raccogliendo un ottimo Secondo Posto !

Prestazione esaltata anche da una programmazione alimentare studiata nei minimi dettagli , la gara aveva una spesa energetica importante nei primi 20 km! ,

a questi livelli bisogna essere scrupolosi , e l’integrazione è uno degli aspetti da non trascurare !

Dopo molti allenamenti intestinali , siamo arrivati ad un integrazione davvero importante , parliamo di Cho/h non tollerate da tutti.

NULLA AL CASO !

DA OGNI ANALISI GARA VERIFICO I PUNTI DI DEBOLEZZA E I PUNTI DI FORZA SU CUI SETTARE I NUOVI ALLENAMENTI!

quello che mi piace di più ,!

ed è punto su cui lavoriamo da tanto tempo:

è la ripetibilità.

Spesso si da tanta importanza ad aumentare la nostra potenza di soglia Funzionale (FTP), dimenticandoci che le gare si vincono all’arrivo .

Conta tanto più replicare le potenze dell’ inizio ! che fare esclusivamente la prima salita nelle prime posizioni!

Andrea ha avuto una prestazione senza decadimenti ,

condizionata da una prima parte di gara controllata , senza mai esagerare .

Sotto riporto l’analisi di tutte le salite , come vedete dall’IF ,non vi è nessun calo !

(L’IF è il rapporto tra potenza normalizzata e FTP. Permette di misurare l’intensità dell’allenamento/gara in relazione alle proprie capacità e allo stato di forma.)

RICORDIAMOCI : NELLE GARE MARATHON CONTA CURARE , QUELLO CHE IO DEFINISCO

“MOTORE AEROBICO “.

Non dimentichiamoci le basi , spesso trascurate ! Ed è l’errore più comune nella maggior parte di atleti .

spesso ci si dedica esclusivamente all’anaerobico , hiit ,OBLA ecc ecc

dimenticandoci di ciò che ci serve realmente .!

Basta analizzare un file gara per renderci conto delle nostre esigenze !

es.. analizzare il decadimento a quanti kj avviene ecc ecc!

Per analizzare gare /allenamenti degli atleti e compararli con le loro sensazioni mi serve tantissimo tempo !

motivo per cui non riesco a seguire tutti!

infatti ho i posti Limitati !

toglierei qualità e professionalità a tutti i miei atleti !

NON DIMENTICHIAMOCI CHE IL NOSTRO FINE/ OBIETTIVO è VINCERE LA GARA , non fare più watt nel ciclomulino del vostro preparatore .

anche una riduzione dell’FTP può essere considerato un miglioramento .

“in determinate condizioni “

magari ne parleremo in un altro articolo ! (tempo permettendo)

Ritornando al discorso di ripetibilità:

La ripetibilità è uno degli aspetti che differenziano un atleta Amatore da un Elite.

Tutte le salite importanti li facciamo con un If > 1 .

Un IF cosi alto ‘ ?

Si buon segno , ( se l’atleta è monitorato giornalmente e le zone sono correttamente aggiornate)

Avevamo segnato questa gara con priorità A, ci siamo arrivati bene ! un if cosi alto è sinonimo di aggiornare le zone , di miglioramento .

segno che abbiamo centrato il puntino rosso del nostro calendario .

Sono molto ostico nell’aggiornare , spesso preferisco sottostimare !

Specialmente quando un atleta in gara non mi riesce a rendere !

ma questo caso è un po diverso !

Andrea è un atleta molto particolare da allenare (tra i più difficili), spesso quello che ci manca è proprio il riposo / tapering . (parte più importante di un piano di allenamento )

con Lui attuo una strategia molto particolare , considerando :

festività e meteo in anticipo!

ma spesso non è mai abbastanza !

La mia felicità a fine gara è indescrivibile !

far migliorare un atleta di questo livello , con tanti anni di preparazione alle spalle , è una vera soddisfazione.

Di certo la migliore stagione di Andrea.

Grazie Andrea

analisi gara in omaggio alla mia seconda famiglia ( Extreme Bike Nicolosi) che ogni anno danno il massimo per organizzare questo bellissimo evento!

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