Analisi della Gara
L’ Etna Marathon, appuntamento siciliano imperdibile per molti atleti, ha visto anche quest’anno la partecipazione di 600 ciclisti che si sono sfidati sui tecnici single track del vulcano.
Tra i partecipanti, Andrea Privitera dello special biker che ha ottenuto un terzo posto conducendo una gara caratterizzata da una rimonta studiata e voluta dal km 35 , Dietro A Pierpaolo Ficarra e Vincenzo Saitta.
Preparazione alla gara ,
premessa Andrea è un atleta con cui collaboro ormai dal 2020 .
2024 per lui un anno importante e di notevoli cambiamenti anno in cui si è dovuto fermare due mesi a partire da fine maggio.
Alla ripresa l’obiettivo di Andrea era chiaro: fare una buona prestazione alla Etna Marathon. Con una crescita costante, non aggressiva, evidenziata da un aumento di qualità nell’allenamento, l’atleta ha lavorato duramente in vista dell’evento. Il piano era costruito da cicli non costanti , che variavano in base alle sensazioni dell’atleta , quindi nulla di prefissato e standardizzato e facendo un bel blocco di lavoro nelle ferie di agosto; ma con un assimilamento importante nelle settimane precedenti la gara.
sotto riporto il performance manager chart-
La settimana pre-gara ha visto una riduzione dell’intensità, mantenendo però alto il volume, con l’obiettivo di arrivare alla competizione in piena forma, ma senza accumulo di fatica.
tenendo sempre monitorate tutte le metriche.
MI PIACE AFFERMARE :
“Le gare si vincono in allenamento, si corre solo per ritirare il premio.”
Preparazione Specifica per l’evento obiettivo
Il focus della preparazione è stato sulla specificità della gara: una marathon più lunga rispetto alla media con salite impegnative, lunghe e con un recupero esiguo.
ho strutturato quindi allenamenti specifici con intensità stabilite , dove di volta in volta incrociavo i valori con fc/watt/rpe dell’atleta
e strategie di nutrizione studiate in allenamento e perfezionate .
Un test di durability ha confermato l’efficacia della preparazione: Andrea fine Agosto ha sostenuto un test massimale di 20 min subito dopo il riscaldamento ed un secondo step massimale di 20 minuti dopo i 1500 kJ.
I risultati del test sono stati molto incoraggianti e hanno dato fiducia alla metodologia utilizzata.
L’ultimo passo è stato rifinire la preparazione con del ritmo gara a due settimane dall’evento.
La Gara:
Andrea ha completato l’ Etna Marathon in 4 ore e 6 minuti, con una potenza media di 4,46 W/kg.
La strategia del Rolling bike Team è stata impeccabile ed inaspettata: Ficarra, ha preso il comando nei primi chilometri, creando un distacco di quasi due minuti. distacco che pressoché si è mantenuto per tutta la gara.
il lavoro “sporco” è stato fatto da Saitta , che sicuro della sua grande condizione rientra facilmente sulla testa della corsa.
Il momento decisivo dopo il “passeggio iniziale” è arrivato a circa 6 km, quando Saitta e Spica hanno lanciato il loro attacco. Privitera ha dovuto resistere alla tentazione di rispondere, mantenendo fede alla tattica stabilita, sapendo esattamente il valore di potenza da mantenere .
“devi avere il coraggio di lasciarli andare ” le mie parole ..
Cosi è stato ,
vedete nel grafico sotto frc siamo stati sempre in una fase di controllo senza mai avere una totale deplezione.
sempre con una capacità di poter andare sempre un pò oltre.
post gara affermo che di certo potevamo osare di più .
due attacchi principali :
al 6 km ed una volta agganciato Spica a 2h44 di gara.
Dati Tecnici della Gara
- Primo blocco: 11 minuti a 6 W/kg
- Fino allo scollinamento (59 minuti): 5,3 W/kg
- Secondo giro: stabilizzazione appena sopra 5 W/kg
- Ultima salita della Cubania: 4,8 W/kg
Durability Test sulla salita della Cubania (ripetuta 3 volte):
- 313 W a 5,49 W/kg
- 308 W dopo 1900 kJ (5,4 W/kg)
- 288 W dopo 3100 kJ (5 W/kg)
20 w di calo di potenza dopo i 2500 kJ non sono pochi, ma di certo è un valore più difficile da allenare e per le gare in programma non vale la pena focalizzarsi.
i risultati che mi esaltano sono i 5 w di differenza tra primo e secondo giro.
“per i partecipanti alla marathon”: provate ad analizzare la differenza in watt tra il primo e secondo giro nello stesso lungo segmento strava.
Conclusioni
Privitera ha ottenuto il miglior risultato degli ultimi tre anni, con la miglior performance dalle 2 ore e 30 minuti in poi. La gara è stata condotta nella miglior condizione possibile e la curva di potenza è stata ritoccata quasi interamente dal minuto otto in poi. Una performance che conferma la sua crescita costante e il salto di qualità ottenuto in questa stagione.
ogni gara mi da spunti , riflessioni , idee per nuove metodiche di preparazione .
ancora c’è margine .
lavoro -dedizione -perseveranza.
Un plauso va sicuramente ai vincitori Saitta e Ficarra, atleti di altissimo livello che non hanno bisogno di presentazioni, essendo tra i primi dieci al Campionato Italiano Marathon.
Tuttavia, per me, da preparatore atletico, l’emozione è stata incredibile ma il podio non è stata una sorpresa.
Era esattamente quello che ci spettava.
Da sempre ho sognato di vivere un podio assoluto all’Etna Marathon, e questo risultato rappresenta una grande soddisfazione personale e professionale.
Grazie, Andre!